Le chiese di Sesto

Beata Vergine Maria Immacolata

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San Giuseppe Artigiano

Chiesa di Santa Croce a Quinto

Convento e chiesa di Santa Lucia alla Castellina

Chiesa di San Lorenzo al Prato

E’ una semplice chiesa di origine romanica, dal 1575 fu oratorio della vicina omonima villa che oggi ospita varie istituzioni culturali.
All’interno presenta un soffitto affrescato con “San Lorenzo portato in cielo dagli angeli”.

 

Monastero di San Domenico

Questa monumentale villa di impianto rinascimentale, che si trova nei pressi di Querceto, è divenuta monastero femminile di San Domenico nel 1930. Vi si conservano un Crocifisso in legno policromato del XIV secolo, il Crocifisso di Chiarito, che ha sempre accompagnato le monache nei loro numerosi spostamenti di sede ed un dipinto del 1520 vicino ai modi di Ridolfo del Ghirlandaio con la Vergine con due sante che protegge con il suo manto la comunità di monache.

Chiesa di Santa Maria e San Jacopo a Querceto

Eretta nel XIII secolo e ristrutturata nel XVIII possiede un bell’altare in maiolica traslucida della manifattura di Doccia risalente al XVIII secolo. Conserva frammenti di un affresco attribuiti a Michele di Ridolfo del Ghirlandaio recentemente restaurati.

 

Chiesa dei Santi Maria e Bartolomeo a Padule

Antica chiesa già documentata nel 1024 è preceduta da un portico sotto il quale sono posti affreschi staccati del XV secolo. All’interno gli altari laterali sono del Seicento così come diversi dipinti i cui autori sono Filippo Tarchiani, Francesco Botti e Alessandro Rosi

 

Chiesa di Santa Maria a Morello

Fondata nel XIII secolo conservava opere del Cinquecento ora in deposito presso altre sedi. Diversi interessanti affreschi del Trecento sono recentemente venuti alla luce in seguito a restauri, in particolare si noti un grandioso Cristo in trono benedicente nella volta dell’abside

Sulla facciata si trova un rosone in vetro policromo. (immagine)

Chiesa di San Romolo a Colonnata

Nei pressi del borgo collinare di Colonnata nacque nel 1737 la manifattura di porcellane di Doccia ad opera del marchese Carlo Ginori. Ad essa si devono alcuni bellissimi arredi che ornano questa piccola chiesa risalente al XIII secolo come l’altare interamente rivestito di porcellane di vivaci colori col tabernacolo dallo sportello in porcellana dipinta da uno dei più noti decoratori di Doccia, Giovan Battista Fanciullacci, datato 1783; il Crocifisso della Compagnia di San Giovanni Decollato donato nel 1753; gli angeli in masso bastardo (miscela elaborata dalla manifattura) modellati da Gaspero Bruschi nel 1760-70. Inoltre la chiesa conserva un’Annunciazione del Seicento di Bartolomeo Salvestrini ed affreschi del Quattrocento e del Cinquecento.

http://www.parrocchie.it/sestofiorentino/sanromolo/index.html

Pieve di Sant’Andrea a Cercina

Già ricordata nel IX secolo sorge in bella posizione isolata nella campagna. Di aspetto romanico ha la facciata preceduta da un portico cinquecentesco. Il portale centrale è inquadrato in una struttura in pietra serena scolpita con ghirlande e festoni attribuita ad Andrea Cavalcanti detto il Buggiano, seguace del Brunelleschi. Ancora sotto il portico è un affresco del XVI secolo che rappresenta l’arrivo miracoloso della statua lignea della Madonna col Bambino, veneratissima ed ancora oggi ivi custodita, ed il corteo del papa Leone X venuto in pellegrinaggio a Cercina nel 1515. All’interno, romanico a tre navate con copertura a capriate, si noti per prima l’immagine oggetto di venerazione plurisecolare: si tratta di un gruppo scultoreo in legno policromo che rappresenta la Madonna col Bambino in atto di benedire datata dalla critica al 1250 e qui giunta in modo leggendario verso il 1285. La cappella che la ospita, in fondo alla navata sinistra, è stata interamente affrescata nel XVI secolo. Tra le altre opere custodite nella pieve si ricordano un trittico con la Madonna in trono, san Pietro e sant’Andrea attribuito al Maestro dell’altare di San Niccolò e un affresco attribuito a Domenico Ghirlandaio che raffigura Santa Barbara che schiaccia col piede un infedele saraceno tra san Girolamo e sant’Antonio. Nel vicino chiostro quattrocentesco è stato rinvenuto un ciclo di affreschi della metà del Quattrocento, staccati sono ora conservati una parte in canonica e una, in terra verde, nel chiostro stesso. Lo stesso autore degli affreschi del chiostro, Stefano d’Antonio Vanni, ha eseguito altri affreschi nella canonica: un Cenacolo e il Giudizio di Salomone.

Chiesa di Santa Maria a Quinto

Chiesa di origine romanica, ha subito diverse trasformazioni l’ultima delle quali negli anni 20 del ‘900.

Nel museo Diocesano di Santo Stefano di Santo Stefano al Ponte a Firenze sono esposte due importanti opere del XIV secolo appartenenti a questa chiesa: “Annunciazione” attribuita al Maestro della Madonna Strauss e “Madonna in trono col Bambino e quattro santi” di Spinello Aretino.

 

 

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