Il consiglio pastorale parrocchiale è strumento di partecipazione e corresponsabilità di tutti i battezzati nell’azione pastorale della parrocchia.
Ha il compito di leggere la realtà alla luce del Vangelo e valutare e proporre conclusioni operative su tutto ciò che riguarda le attività pastorali della parrocchia . I temi proposti sono quelli attinenti alla vita della comunità cristiana e alla sua missione di annuncio celebrazione e testimonianza di carità.
Il consiglio è eletto dalla comunità parrocchiale, ed è stato rinnovato con le votazioni del 12 e 13 ottobre 2013.
Nei risultati finali compaiono anche i nominativi di persone che hanno ricevuto delle preferenze ma che non facevano parte della lista precompilata dei candidati.
L’ultimo incontro si è svolto il 13 Diccembre 2016. Il Consiglio ha preso il fermo proposito di adottare un metodo di lavoro più incisivo, che si potrebbe schematizzare in queste tre fasI. premesse poste dal parroco, riflessione da parte del consiglio, individuazione di scelte che la parrocchia può attuare.
In particolare nella seduta del 13 dicembre si sono formati due tavoli di lavoro.
Il tavolo dedicato alla Liturgia ha messo in rilievo in modo specifico le esigenze su cui è opportuno intervenire per favorire la partecipazione effettiva dei fedeli alle celebrazioni e ai vari momenti di preghiera; il gruppo di lavoro sulla Carità ha sottolineato che le numerose realtà che operano nell’ambito della nostra parrocchia non sono coordinate tra loro.Inoltre è emersa l’opportunità di promuovere la conoscenza di tali “iniziative cariitatevoli”, anche al ifne di trovare nuove persone che intendono collaborare.
In vista dell’inizio del cammino sinodale,
CONSIGLIO PASTORALE ALLARGATO
MARTEDI’ 6 GIUGNO ORE 21.00
presso la parrocchia di san Martino
(partecipazione delle parrocchie di San Bartolomeo a Padule, San Martino, Immacolata)
Statuto
1) Natura
A)Nella parrocchia di San Martino a Sesto Fiorentino si costituisce il consiglio pastorale parrocchiale (C.P.P.) in attuazione e nello spirito del Concilio Vaticano II e del Codice di Diritto Canonico (cann. 536 e 212 3)
B)E’ organo consultivo ordinario di partecipazione dei fedeli alla cura pastorale della parrocchia.
C)E’ rappresentativo di tutti i parrocchiani perchè “a ciascuno è data un particolare manifestazione dello spirito per l’unità comune” (1 cor 12,7)
D)E’, nella parrocchia segno di comunione e di corresponsabilità.
2) Responsabilità
Il C.P.P. per essere davvero segno di quel mistero di comunione che è la chiesa è impegnato per primo a compiere una vera esperienza di fede nell’ascolto della parola, nella lode al Signore, nella carità fraterna.
Ogni riunione avrà inizio con la preghiera e con la riflessione sulla Parola di Dio essenziale per ogni autentica esperienza cristiana e per ogni efficace iniziativa pastorale
3)
Il C.P.P. ha il compito:
a)Di riflettere sulla situazione della parrocchia e di tutta la popolazione del territorio per farsi voce di quelle che sono le esigenze umane e religiose della popolazione e per proporre interventi opportuni.
b)di favorire la crescita nella fede e nella carità di tutta la comunità parrocchiale:
c)di studiare le modalità di attuazione nell’ambito della parrocchia del piano pastorale diocesano e delle direttive del Vescovo.
4) Composizione
Il C.P.P. è composto da:
a)il parroco ed i sacerdoti suoi collaboratori
b)un religioso/a designato da ogni comunità religiosa presente in parrocchia
c)un rappresentante della scuola cattolica
d)diciotto membri eletti dalla comunità parrocchiale
e)sette membri nominati dal parroco ad integrazione della rappresentatività parrocchiale
5) Votazioni
a)Le votazionia scrutinio segreto,si svolgono, su una lista di trentasei nominativi proposti da una commissione elettorale nominata dal C.P.P. composta da quattro membri più il parroco che la presiede.
b)Ha diritto di candidatura e di voto chiunque appartenga al territorio parrocchiale o comunque faccia riferimento alla parrocchia perchè vi frequenta la Messa e partecipa alle sue attività purchè sia cresimato ed abbia compiuto i diciotto anni.
c)Ogni elettore ha diritto di indicare quattro nominativi facendo una croce nell’apposito quadratino a fianco. In fondo alla scheda elettorale compare sempre anche un rigo bianco: può essere utilizzato per votare un nominativo che non figuri nella lista.
6) Struttura
a)Il C.P.P. nella sua prima seduta elegge la direzione composta da un direttore, due vice direttori e un segretario.
b)La direzione ha il compito di guidare le riunioni, di preparare gli ordini del giorno, di curare lo svolgimento dei lavori, di verificare l’attuazione di quanto deliberato.
c)Si possono anche costituire gruppi di lavoro per settori parrocchiali (catechesi, liturgia, carità, …) o per categorie (giovani, coppie di sposi, mondo del lavoro, …) eventualmente anche aperti a collaborazioni esterne.
7) Durata
a)Il C.P.P. durata in carica tre anni. Sarà preoccupazione della commissione elettorale scegliere le candidature contemperando le giuste esigenze del rinnovamento e della continuità.
b)Per tutta la durata del loro mandato i consiglieri non possono essere revocati se non per gravi motivi e giudicati tali dal Vescovo.
c)Nel cui si verifichino le dimissioni di un consigliere o revoca o altra causa di forza maggiore, subentra il primo dei non eletti e rimane in carica fino alla scadenza del mandato.
8) Metodo di lavoro
Ogni riunione del C.P.P.:
a)Sarà annunziata da una lettera di convocazione del segretario con l’ordine del giorno proposto dalla direzione. I consiglieri hanno il diritto di contribuire alla formulazione dell’ordine del giorno.
b)Sarà preceduta dalla preghiera e dalla lettura della Parola di Dio fatta dal parroco o comunque, da uno dei sacerdoti.
c)Ogni punto dell’O.d.G. sarà presentato da una persona che precedentemente lo abbia studiato da sè o con l’aiuto di altri.
d)Si considera valida una riunione di C.P.P. quando è presente la maggioranza dei membri che lo compongono.
e)Le riunioni del C.P.P. si tengono ordinariamenteuna volta al mese, il terzo giovedì, sono pubbliche salvo diversa valutazione del C.P.P. . Quando è richiesto la delibera si porrà a votazione. Spetta ai consiglieri del C.P.P. decidere se per alzata di mano o a scrutinio segreto. Per le questioni riguardanti persone, qualora fosse ncessario votare, si ricorre sempre allo scrutinio segreto.
f)Di ogni riunione il segretario redigerà regolare verbale. Delle decisioni prese dovrà essere data comunicazione alla parrocchia nel modo più efficace ed opportuno.
9) Rapporti col CO.P.A.E.
a)Il C.P.P. non si confonde col Consiglio per gli affari economici della parrocchia che ha una sua precisa funzione ed autonomia.
b)Un membro del C.P.P., nominato dal parroco, cura comunque i rapporti col CO.P.A.E.
Assemblea parrocchiale
Almeno una volta all’anno il parroco e il C.P.P. invitano tutti i parrocchiani ad una riunione pubblica ai fini di informare sull’attività svolta e raccogliere suggerimenti e proposte.
Norma Finale
Il presente statuto potrà essere modificato con la richiesta di almeno 2/3 dei membri del C.P.P.
Calendario e Verbali Sedute
In allegato potete leggere un breve resoconto dei temi trattati al Consiglio pastorale di settembre e di dicembre